1. |
Da Serie B
04:30
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Non so come fare
per poter spiegare
come sono fatto,
a nessuno l’ho mai detto.
Ci posso provare
per farti capire,
faccio un paragone
come fossi un calciatore.
Sono un amante da “Serie B”
e la mia vita va così e così
come chi gioca in “Serie A” però non vede
che alla fine retrocede.
Infatti sono solo qui
e anche se mi impegno gioco sempre male,
non arrivo mai alla Nazionale.
Mi saprò adattare
a questa situazione.
Ero Ala per attaccare,
ora sono difensore.
Neanche un piede buono,
sono sottotono,
se poi avanzo a centrocampo
sono stanco e non ritorno.
Sono senza fiato,
corro tanto e a vuoto
ed il mister vuole troppo,
chiedo il cambio, sono esausto.
Mi vedrai saltare,
sbattere e cadere,
scivolare col pallone
e fare un grande figurone.
Sono un amante da “Serie B”
e la mia vita va così e così
come chi gioca in “Serie A” però non vede
che alla fine retrocede.
Infatti sono solo qui
e anche se mi impegno gioco sempre male,
non arrivo mai alla Nazionale.
Chissà se un giorno riuscirò
a dedicarti un grande gol.
Spero che te lo faccio
alla Roberto Baggio.
E se un rigore sbaglierò
e se dolore ti darò,
spero potrai capire
che mi saprò rifare.
Sono un amante da “Serie B”
e la mia vita va così e così
come chi gioca in “Serie A” però non vede
che alla fine retrocede.
Infatti sono solo qui
e anche se mi impegno gioco sempre male,
non arrivo mai… non arrivo mai…
Da “Serie B”
e la mia vita va così e così
come chi gioca in “Serie A” però non vede
che alla fine retrocede.
Infatti sono solo qui
e anche se mi impegno gioco sempre male,
non arrivo mai alla Nazionale.
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2. |
Per Voi
02:51
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Per ogni giorno passato,
per ogni fatto che mi è accaduto,
per ogni sera che non ho capito,
per quelle volte che non mi hai sentito.
Perché sentire se non vuoi parlare?
Ma le parole possono bastare,
mi serve solo che mi guardi bene
e che il mio sguardo col tuo si mantiene.
Per la mia banda in onda
che nel bene e nel male non affonda
anche se spesso non si trova affatto,
ma non c’è botta che ci abbia mai rotto.
Se non ci sono non mi trovo bene,
mi cerco e c’è qualcosa che non tiene.
Allora non sapete che c’è di nuovo?
Che se voi non ci siete, non mi muovo.
E per i miei pilastri
che penso a volte vengano dagli astri
e che da solo non mi lasceranno
anche se cose ne succederanno
perché ho un caratterino non apposto
che molte volte sanno va in difetto,
come un cortocircuito in mezzo al cuore
ma sanno rimediare con l’amore.
Perché per me è difficile.
Non si può stare in questo corpo e non sbagliare.
E non è… non è semplice.
Certe volte io mi arrendo e dovrei insistere.
E tante cose poi ci inganneranno
e l’uno contro l’altro ci metteranno
e ci odieremo e non ci parleremo
e come degli estranei noi saremo
ma se il legame si mantiene bene,
per Voi mille parole avrò da dire,
saremo liberi o con le catene,
spero soltanto vi potrò sentire.
Perché per me è difficile.
Non si può stare in questo corpo e non sbagliare.
E non è… non è semplice.
Certe volte io mi arrendo e dovrei insistere…
…insistere…
…Per Voi.
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3. |
Volevo dirti
02:47
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Volevo dirti che sto bene
perché la vita sfugge via
e non c’è tempo di parlare,
ti guardo in cielo Stella mia.
Volevo dirti “c’è una donna”,
come tu sai ci proverò
e come sempre un po’ ci credo
e come sempre dirà “No”.
Volevo dirti “mi diverto”,
io non mi offendo ma chissà,
se quando scherzo e lei sorride,
forse un po’ si convincerà.
Volevo dirti cresco bene,
amor di mamma e di papà.
Se sono triste e non sorrido,
Francesco, sai, ci penserà.
E quando tutti stiamo insieme,
in quei momenti prego Dio,
per quanti amici voglio bene,
per quelli a cui ho detto “Addio”.
Volevo dirti “tutto a posto”,
valigie piene per chissà,
tanto non dormo in nessun posto
e non c’è mai tranquillità.
Ti guardo e brilli tra un milione,
ragione sempre un po’ a metà,
che da una parte c’è ragione,
dall’altra parte Musica.
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4. |
Quanto ti dovevo
02:11
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E ti sento che ti dondoli,
sulle labbra tue le mie dita,
quasi a dire “fai silenzio
o per me sarà finita!”.
Non ci sentirà l’Inferno,
non ci sente neanche Dio.
Forse non ti ho detto tutto,
Amore mio.
Ed avevo la paura
di chi rompe un patto sacro.
Il futuro lo vedevo
ed ero pronto anche al massacro.
Ero pronto al pugno in faccia
quando tu mi hai detto “Addio”.
Forse non ti ho detto tutto,
Amore mio.
Forse è solo il caso di ricominciare,
forse è solo il caso di lasciarsi andare,
forse è solo il caso di spronare il mio riavvio.
Questo è quanto ti dovevo,
Amore mio.
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5. |
Prendimi
03:23
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Le decisioni sono cose strane,
spesso son piene di malignità.
Hanno la faccia da rivoluzione
o l’abito di chi non cambierà.
Le decisioni fanno festa a giorno
O si rinchiudono dentro uno studio.
Hanno il profumo di liberazione
O di strada vecchia se di fronte ad un bivio.
Ed ora è tempo di una decisione.
E quindi…
Prendimi o fammi cadere,
dammi ragioni che mi spingano a darmi da fare,
prenditi cura delle cose che hanno il mio nome
oppure falle a pezzi tanto per ricominciare…
…tanto per ricominciare.
Le decisioni sono segni uniti
di proiezioni di felicità,
oppure sono dei frutti proibiti
di cui una donna ne ha curiosità.
Ed ora è tempo di una decisione.
E quindi…
Prendimi o fammi cadere,
dammi ragioni che mi spingano a darmi da fare,
prenditi cura delle cose che hanno il mio nome
oppure falle a pezzi tanto per ricominciare…
…tanto per ricominciare.
E tu lo sai,
è tutto così instabile e labile.
Ma non vorrei,
pensassi che è impossibile o difficile.
Sai che c’è,
può darsi sia la buona occasione per te
di prendere una decisione.
Prendimi o fammi cadere,
dammi ragioni che mi spingano a darmi da fare,
prenditi cura delle cose che hanno il mio nome
oppure falle a pezzi tanto per ricominciare…
E quindi adesso scegli
Prendimi o fammi cadere,
dammi ragioni che mi spingano a darmi da fare,
prenditi cura delle cose che hanno il mio nome
oppure falle a pezzi tanto per ricominciare.
E quindi adesso scegli e prendimi!
Prendimi!
E quindi adesso scegli e prendimi!
Prendimi!
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6. |
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C’è una storia che non si racconta,
ha più o meno l’età che hai anche tu,
non si legge su libri o giornali,
non si vede nemmeno in tv.
È la storia di una ragazza
che è partita da un posto incantato
per vedere il suo grande futuro
proprio come lo aveva sognato.
Arrivata alle porte di Roma
non ha neanche dovuto bussare.
È bastato il suo grande sorriso
per convincerli a farla passare.
Nella grande città c’è un ragazzo
ubriaco di gioia e di assenzio
che, finite le feste e distrutto,
si perdeva in un forte silenzio.
Una notte, una dolce fatina
l’incantesimo ha fatto scoccare.
Eran soli e divisi i ragazzi
ma si sono potuti incontrare.
Combattendo giganti e dragoni,
la follia di ogni sciocco sciamano,
malefatte di orrendi stregoni,
tenendosi stretti per mano.
È una storia che non si racconta,
se mi chiedono come la so,
io rispondo che sono felice.
Finché mi amerai, io ti amerò.
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